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Cerimonia di apertura del progetto Twinning in Serbia

Cerimonia di apertura del progetto Twinning in Serbia

Cerimonia di apertura del progetto Twinning in Serbia  “Strengthening capacities of phytosanitary sector in the field of plant varieties registration, including improvement of variety testing authorities”, finanziato dal programma europeo IPA II 2014

Giovedì 14 dicembre 2017, si è svolta, a Belgrado presso il Palazzo Serbia, la cerimonia ufficiale di apertura del progetto Twinning “Strengthening capacities of phytosanitary sector in the field of plant varieties registration, including improvement of variety testing authorities”, gestito dal ministero dell’Agricoltura serbo e dal ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali italiano. La cerimonia ha contato la presenza del Segretario di Stato del Ministero serbo dell’Agricoltura, Mr. Velimir Stanojevic, del capo delle operazioni del Settore III della Delegazione europea in Serbia, Mr. Richard Masa, dell’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Mr. Giuseppe Manzo e di Mr. Dusan Carkic, Capo del Dipartimento per il Contratto e Finanziamento dei Programmi Finanziati dall’UE (CFCU). Alla presenza di un folto pubblico, il Project leader, Dr. Riccardo Rossi Paccani, Senior Officer presso la Direzione dello Sviluppo Rurale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MiPAAF) e il Dr. Valter Miceli, Resident Twinning Adviser del Progetto, hanno presentato gli obiettivi e le finalità del progetto, nonché gli attuali risultati già raggiunti.

Si tratta del quarto progetto di gemellaggio in sei anni che in Serbia vede la gestione e partecipazione del Ministero italiano delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed è mirato a sostenere le autorità serbe nell’armonizzare le proprie normative sulla registrazione delle varietà vegetali con quelle dell’Unione europea. Il progetto e’ finanziato con fondi di preadesione Ue (IPA) per un ammontare di 800 mila euro. Le attività del Twinning, iniziate nel giugno 2017 fino al 30 novembre 2018, si sono articolate essenzialmente in missioni di pubblici funzionari italiani presso le pubbliche amministrazioni serbe e visite di studio in Italia e si sono finora concentrate, in particolare, sul recupero, protezione e registrazione di diverse specie vegetali autoctone serbe. Anche Medit Silva, mandated body del progetto, ha presenziato all’evento.

Un immobile e terreni alla Fondazione: il gesto di Marta Vitalucci, innamorata del suo Paese

Un immobile e terreni alla Fondazione: il gesto di Marta Vitalucci, innamorata del suo Paese

Un significativo gesto quello compiuto dalla Sig.ra Marta Vitalucci, che ha donato alla Fondazione Medit Silva un immobile e rilevanti appezzamenti di terreno posti in località Sorchio – Frontone (PU).
Si tratta di un segno importante per Medit Silva, che vede così riconosciuto il valore e l’importanza delle finalità e delle attività che porta avanti da oltre venti anni nel territorio.
La proprietà oggetto di donazione si trova in località Sorchio (m 472 s.l.m.), al limite del territorio comunale di Frontone e confinante con il territorio del Comune di Serra Sant’Abbondio (immagine 1). Detto “Sortis”,come ricordato dallo storico Celestino Pierucci nella pubblicazione “Frontone dalle origini al 1970”, durante i secoli bassomedievali non riuscì mai ad elevarsi a castello, ma ebbe comunque una curia e un minuscolo comprensorio giuridico. Nella prima metà del XIII secolo, il villaggio dipendeva direttamente dall’eremo di Fonte Avellana; successivamente, passò alle dipendenze prima di Gubbio e poi di Serra Sant’Abbondio. Sorchio fu annesso al Comune di Frontone nel 1808 e, durante il XX secolo, per alcuni anni fu sede comunale, prima che questa fosse trasferita al Castello e poi nell’odierno abitato di Frontone. Di questa passata gloria resistono alcuni segni: ancora visibile e riconoscibile il palazzo che fungeva da sede comunale, con il suo portale in arenaria.
La Fondazione, a seguito della donazione, ha avviato una serie di iniziative volte a consolidare le sue proprietà nel Borgo di Sorchio, con l’obiettivo di dare nuova luce all’intera località, in virtù del suo glorioso passato, ma in un’ottica che guarda alle esigenze delle giovani generazioni.